lapetitepritt posted: " Salve a tuttə! Continua il mio secondo recuperone dell'anno, dopo quello che ho fatto post laurea, quindi eccomi qui con la recensione del mystery che io e Vitt abbiamo scelto di leggere a giugno. Per chi non lo sapesse, il mio genere preferito in"
Continua il mio secondo recuperone dell'anno, dopo quello che ho fatto post laurea, quindi eccomi qui con la recensione del mystery che io e Vitt abbiamo scelto di leggere a giugno. Per chi non lo sapesse, il mio genere preferito in assoluto è proprio il mystery e siccome anche a Vitt piace, scegliamo un libro al mese da leggere insieme, perché sclerare in due su un giallo è molto più divertente che rompersi la testa da solə. Onestamente queste sono tra le mie letture preferite (come le buddy che faccio con Juls e Syl), perché mi piace tantissimo condividere le esperienze di lettura con altre persone. L'altro giorno mi sono segnata tutti i libri che leggerò con Juls o con Juls e Syl da qui ad un tempo indeterminato e sono stata proprio felice di constatare quante buddy ci aspettano.
In ogni caso, trattandosi del mystery scelto per il mese di giugno, abbiamo optato per qualcosa che avesse dei personaggi LGBT+, cosa non semplice da sapere prima di leggere un mystery, perché raramente è un'informazione che viene inclusa nella trama del libro. Avendo trovato The Good Girls di Claire Eliza Bartlett in una Rainbowcrate (una bookish box a tema LGBT+), ero abbastanza sicura che questo libro avesse almeno un personaggio queer, quindi l'ho proposto a Vitt che ha accettato. Un bacino per Vitt.
Dettagli dell'edizione Titolo: The Good Girls Autore: Claire Eliza Bartlett Casa editrice: HarperTeen Data di pubblicazione: 1 dicembre 2020 Numero di pagine: 368 Prezzo di copertina: 13€ circa
Trama, liberamente tradotta da Goodreads La casinista. La perfezionista. La capitana delle cheerleader. La ragazza morta.
Come ogni scuola superiore in America, Jefferson-Lorne High contiene tutto ciò. Dopo lo scioccante omicidio di Emma Baines, tre delle sue compagne di classe sono in cima alla lista dei sospettati: Claude, nota per essere una festaiola; Avery, la capo cheerleader; e Gwen, la studentessa modello. Ognuna ha un'etichetta, che lo vogliano o no— ed Emma è sempre stata conosciuta come la brava ragazza. Ma le apparenze ingannano e la verità dietro a quello che realmente è successo ad Emma potrebbe essere nascosta in bella vista. Mentre vecchi segreti vengono scoperti, il tempo scorre e bisogna trovare l'assassino di Emma— prima che un'altra brava ragazza venga uccisa.
Il mio rating: 3 stelline su 5
Recensione Prima di iniziare con la recensione ci tengo a precisare una cosa, che si applica anche a Felix Ever After, che ho recensito poco fa. Quando ho letto questi libri ero nel bel mezzo di una reading slump, ma non penso che questo abbia particolarmente influito sul mio rating. Se li rileggessi adesso che non sono più in blocco penso che gli darei lo stesso voto, perché comunque avevo voglia di leggerli e la slump ha solo fatto sì che ci mettessi più del solito, proprio per non forzarmi. Ovviamente non posso averne la certezza, ma penso di aver dato dei rating quanto più "oggettivi" possibili.
Detto questo, ho trovato il libro un mystery abbastanza banale, ma comunque mi ha intrattenuta. Mentre lo leggevo mi dava delle vibes alla serie TV teen crime che potrebbero trasmettere sulla CW con tonnellate di color correction che fa virare i colori sul verde e sul blu (allego prototipo di scena che secondo me sarebbe perfetta per il libro). Vitt ha detto che a lei l'ambientazione ricordava Forks, la cittadina di Twilight, ma non avendo né letto né visto Twilight non saprei dirvi. Sicuramente il filtro blu-verdastro è quello.
La cosa che mi è piaciuta meno del libro sono stati i personaggi; non mi sono affezionata a nessuna delle ragazze, anche se qualche volta ho empatizzato con loro per diversi motivi. Il problema principale, secondo me, è che anche se la trama sostiene il contrario, i personaggi sono molto stereotipati e sembrano appunto usciti da quelle serie TV con i personaggi tutti uguali, che potrebbero tranquillamente intercambiarsi se uno gli togliesse quell'unica caratteristica che li contraddistingue. Certo, sotto alle loro apparenze ognuna ha un segreto diverso, ma è esattamente il tipo di segreto che ti aspetti da quel tipo di personaggio, una sorta di altra faccia della medaglia. Nessuna è particolaremente memorabile e per quanto io non le abbia odiate e abbia anche tifato per loro, non le ho nemmeno amate.
La trama, purtroppo, è alquanto prevedibile. Come ripeto sempre, non è raro che io indovini i plot twist, perché leggo mystery da anni, ma un conto è che io li indovini perché gli indizi sono disseminati bene nella trama, un conto è che io capisca tutto da pagina due perché è lo sviluppo più ovvio che una storia così possa avere. Ammetto che non mi aspettavo un capolavoro prima di iniziarlo, anche perché avevo letto qualche recensione, ma comunque questa prevedibilità ha influito sul mio rating.
Un punto a favore del libro, invece, è che è molto atmosferico e riesce ad evocare bene la sensazione di claustrofobia data dal paese dove vivono le protagoniste, che è il classico buco in mezzo al nulla cosmico statunitense. Anche quando sono all'aria aperta in spazi relativamente grandi, la sensazione di essere in un luogo chiuso rimane e ho apprezzato questa cosa. Non so se fosse voluto, ma penso di sì, perché parte della trama ruota proprio intorno al bisogno di andarsene da quel posto per iniziare una nuova vita altrove. A volte trovo che nei mystery l'ambientazione venga un po' abbandonata a se stessa, quindi è stato piacevole trovare un'atmosfera così in questo libro.
Lo stile è molto semplice e non tra i miei preferiti, ma in realtà non ha nulla che non vada. Era il primo mystery (pubblicato, non so se anche scritto) dell'autrice, quindi ci può stare che fosse un po' amateur-ish. Ho letto sicuramente di molto peggio nella mia vita, ma anche debutti molto superiori, sia come trama che come stile. Ogni riferimento a A Good Girl's Guide to Murder è puramente casuale.
Insomma, non saprei se consigliarvi questo libro, perché non è il mystery migliore della mia vita, ma nemmeno il peggiore e come bonus ha i personaggi saffici. Non ho idea se siano own voices, perché non so nulla sull'autrice né se ne abbia mai parlato, però non era male come rep, secondo me. Non è che sia chissà quanto rilevante per la trama, ma comunque è un altro punto a favore di questo libro. Fondamentalmente, se vi ispira dategli una chance, ma non aspettatevi che sia un capolavoro del giallo.
Noi ci sentiamo molto presto con la recensione di The Passing Playbook e poi con il wrap up di giugno!
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